Casi

Consumare meno,

anche col teleriscaldamento

SFIDA

Ridurre i consumi di energia per il riscaldamento e aumentare il comfort termico negli spazi abitativi

SOLUZIONE

Sostituire la pompa preesistente con una nuova di marca Grundfos, elettronica e a giri variabili. Montare ripartitori dei costi del calore Brunata Futura Heat e valvole termostatiche Danfoss in ognuno dei 24 appartamenti

RISULTATO

Riduzione dei consumi di oltre il 35% grazie anche a condòmini più attenti, consapevoli e capaci di gestire il comfort termico in maniera autonoma e intelligente

I.N.C.I.S.: un esempio di architettura degli anni ’30

Il condominio di via Monte Grappa 2, a Cremona, venne costruito nel 1930, e come da prassi dell’epoca non vi fu particolare attenzione alla coibentazione né all’efficienza termica. L’impianto centralizzato di riscaldamento era in origine alimentato da una caldaia ed è strutturato con due condutture montanti posizionate nel vano scale centrale, dalle quali si dipartono a ogni piano i collettori che servono tutti gli appartamenti in orizzontale, anche quelli che hanno accesso dagli altri due vani scala. Le tubature sono tutte esterne, a vista, prive di isolamento. I termosifoni originari in ghisa, di notevole spessore e di gradi dimensioni, persistono solo in alcune unità abitative, mentre nelle altre sono stati sostituiti nel corso del tempo con radiatori di vario tipo, in ghisa, acciaio o alluminio.

Dal 2005, quando il condominio ha deliberato l’eliminazione della caldaia sostituendola con l’allacciamento al teleriscaldamento, non era stato fatto alcun intervento migliorativo all’impianto. Per questo nuovo intervento, la richiesta prevedeva solo le azioni di efficientamento indispensabili, i cui costi fossero copribili con le disponibilità di cassa. Si volevano difatti evitare investimenti tali da dover ricorrere a forme di credito.

Le innovazioni introdotte e l’informazione all’utente

A livello impiantistico, l’intervento più significativo è consistito nella sostituzione della pompa preesistente, non compatibile con le valvole termostatiche che si andavano a installare e comunque obsoleta.

Poi, altra azione consistente è stata quella di mettere ciascun utente in condizione di gestirsi il comfort termico in ogni stanza, creando in tal modo anche le basi per pagare solo il calore prelevato volontariamente. Per ciò che riguarda le valvole termostatiche dei radiatori, la situazione preesistente era alquanto eterogenea, con casi in cui esse risultavano ormai obsolete; altre situazioni invece in cui erano state montate di recente. In questi ultimi casi, nel rispetto dell’obiettivo prioritario di contenere al massimo i costi, è stato deciso di mantenerle – nonostante le prestazioni non fossero ottimali – con l’obiettivo di sostituirle nel prossimo futuro. In parallelo, su tutti i radiatori sono stati installati ripartitori elettronici Brunata Futura Heat, per consentire una precisa contabilizzazione del calore.

L’intervento di efficientamento e messa a norma dell’impianto di riscaldamento è stato eseguito nel giugno 2013 e, per la fase operativa, ha richiesto complessivamente 5 giorni per l’installazione dei nuovi dispositivi, più altri 3 per la messa a punto e la taratura. A ogni condomino è stato poi insegnato l’utilizzo delle valvole per la termoregolazione e ciascuno ha ricevuto uno stampato riassuntivo sulla contabilizzazione del calore.