Supercondominio Pompeo Marchesi 57/59 a Milano

Quando la complessità incontra l’eccellenza: il successo dell’installazione nel Supercondominio Pompeo Marchesi 57/59 a Milano

Nel panorama delle realizzazioni di eccellenza del 2024, spicca senza dubbio la sostituzione del sistema di contabilizzazione del Supercondominio Pompeo Marchesi 57/59 di Milano, un progetto emblematico per complessità e qualità. Questo intervento, portato a termine in tempi record e nel rispetto dei più alti standard qualitativi, rappresenta un vero modello di riferimento per il settore.

La sfida: un sistema non nativo e un complesso residenziale esteso

L’intervento ha riguardato un sistema di contabilizzazione diretta composto da 234 moduli d’utenza situati sui pianerottoli, ciascuno dotato di un contatore di acqua calda, un contatore di acqua fredda e un contatore di calore. Inoltre, sono stati sostituiti 7 contatori da centrale termica di diverse dimensioni (40, 65 e 100 mm).

La complessità del progetto era amplificata dalla natura dell’impianto esistente: un sistema non nativo BrunataZenner, integrato in un complesso residenziale di 10 scale. A ciò si aggiungevano la necessità di individuare un protocollo di comunicazione adeguato e le difficoltà legate a un’anagrafica imprecisa, eredità di una precedente contabilizzazione approssimativa.

La scelta tecnologica vincente: il protocollo LoRa

Non sono mancate barriere di natura tecnica e organizzativa. Tra questi:

  • Un impianto preesistente non standard e il necessario adattamento ai nuovi dispositivi;
  • L’ostruzionismo passivo del terzo responsabile, che ha richiesto un costante lavoro di mediazione;
  • Il disallineamento tra anagrafica e strumenti, che ha richiesto un lavoro meticoloso di verifica e correzione.

Nonostante queste difficoltà, il cantiere è stato consegnato nei tempi concordati, consentendo al Supercondominio di accedere alle detrazioni fiscali previste.

Gli ostacoli affrontati e superati

Non sono mancate barriere di natura tecnica e organizzativa. Tra questi:

  • Un impianto preesistente non standard e il necessario adattamento ai nuovi dispositivi;
  • L’ostruzionismo passivo del terzo responsabile, che ha richiesto un costante lavoro di mediazione;
  • Il disallineamento tra anagrafica e strumenti, che ha richiesto un lavoro meticoloso di verifica e correzione.

Nonostante queste difficoltà, il cantiere è stato consegnato nei tempi concordati, consentendo al Supercondominio di accedere alle detrazioni fiscali previste.

I pilastri del successo

A fare la differenza in questo intervento sono stati alcuni fattori chiave, che hanno trasformato una sfida complessa in un esempio di eccellenza replicabile:

  • Un centro di Assistenza Tecnica adeguato alla complessità del lavoro, selezionato con attenzione e sottoposto a un monitoraggio quotidiano.
  • Una comunicazione diretta e costante con l’amministratore e i consiglieri, che sono stati informati puntualmente sui progressi e sulle soluzioni adottate.
  • La disponibilità di materiale fuori standard, già presente in magazzino, che ha permesso di rispettare le tempistiche senza compromettere la qualità.

Un CAT adattato alla complessità del lavoro, una comunicazione diretta e costante con l’amministratore e gli assessori e la disponibilità di materiali non standard, già in magazzino, hanno fatto la differenza, trasformando una sfida complessa in un esempio di eccellenza replicabile.

Un modello da replicare

Il caso del Supercondominio Pompeo Marchesi 57/59 rappresenta un perfetto esempio di come l’attenzione ai dettagli, l’uso di tecnologie innovative e una gestione impeccabile possano trasformare un progetto complesso in un successo.

Questa esperienza dimostra che, con un approccio strutturato e un team altamente qualificato, anche le sfide più ambiziose possono essere affrontate con successo, consegnando non solo un impianto a regola d’arte, ma anche un’esperienza di qualità per il cliente finale.

Un modello, quello realizzato da BrunataZenner, che non è solo da celebrare, ma anche da replicare.